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martedì 16 febbraio 2016

Regole: "Poche ma Buone!" Ma quali sono quelle buone?"



Qualcuno mi spieghi quali regole sono buone e quali no, perchè io, francamente, la "top ten" delle regole, non riesco proprio a stilarla.

Ciclicamente, ogni 3 o 4 mesi, i miei figli attraversato dei veri e propri periodi di ribellione, fatti di no, di rispostacce, di prese di posizione. Generalmente mi arrabbio molto, urlo tantissimo e continuamente, volano sberle a ripetizione, punizioni a non finire, lunghissime paternali per cercare di spiegargli che questo o quello non si fa, insomma, come ogni genitore, le provo tutte. 

Poi, arriva la sera, accendi la televisione e ti imbatti in SOS TATA, in cui una signora vestita in stile English ti convince che basta attaccare 3 o 4 regole sulle porte di casa ed in una settimana, due diavoli, si trasformano in angioletti con tanto di ali e aureola.

Il risultato è  che precipiti in una voragine nera, in cui senso
di incapacità e di inadeguatezza ti schiacciano.

Che sia io che sbaglio? Forse pretendo troppo da loro?

Dopo un lungo esame di coscienza, mi è sorto un dubbio: ma cos'è una regola? 

Ogni giorno, ripeto e ripeto e ripeto ancora, sempre le stesse cose. Nella mia testa sono insegnamenti, alcuni di comportamento, altri di civiltà, altri di rispetto, ma di fatto sono regole?

Allora ho deciso di fare un passo indietro, ho aperto il dizionario ed ho cercato il significato di regola:


règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»

1) Modo di svolgersi ordinato e costante che si riscontra nella quasi totalità di alcuni fatti, nel campo della natura o dell’agire umano: fatti che si svolgono secondo una r., senza una r. fissa; l’enunciazione di tale modo, che può o deve essere presa come norma in casi consimili

2)  Nell’uso comune, norma suggerita dall’esperienza o stabilita per convenzione con riferimento al modo di vivere, di comportarsi, sia individualmente sia nella vita associata; avvisando qualcuno, in tono piuttosto risentito, di ciò che dovrebbe fare, dire o pensare. In talune frasi, il sign. si avvicina a quello di ordine, di disposizione ordinata

3)  Nella tradizione cristiana, il complesso di norme con le quali è organizzata, per il raggiungimento della perfezione spirituale, la vita individuale e collettiva di una comunità religiosa 


Ok, ho appurato, che tutti gli insegnamenti che cerco di trasmettere ai miei figli, di fatto passano attraverso delle regole.

A questo punto, mi chiedo, come si faccia a definire il grado di importanza di una regola, così da poter scegliere quelle su cui è giusto insistere e su quali si può sorvolare.

Tra "a tavola si sta seduti composti" e "non si interrompono gli adulti quando parlano", quale posso ritenere non indispensabile alla formazione dei mei figli?

Entrambe, sono, secondo me, importanti, per diventare degli adulti educati e per vivere in un mondo dove il modo in cui ti poni determina chi sei e la classe sociale a cui appartieni.

"terminato di mangiare, dovete aiutarmi a sparecchiare la tavola", ritengo che sia una buona norma di comportamento. Il giorno in cui saranno compagni o mariti, riterrano normale aiutare la propria compagna nelle faccende domestiche, e penso che tale semplice abitudine possa essere un punto di partenza per imparare il rispetto della donna, in quanto essere uguale all'uomo. Non vorrei mai, che una delle mie future nuore, mi rimproverasse di aver cresciuto un figlio maschilista che pretende di essere servito e riverito.

"dopo i pasti, dovete lavarvi i denti", come si fa, a non considerare importante questa norma? L'igiene personale è alla base di ogni civiltà moderna ed evoluta. Se imparano, dapprima, a tener puliti se stessi, sapranno poi, (attraverso un'altra regole) tener pulito ciò che li circonda.

"non date confidenza agli sconosciuti", non voglio insegnare ai miei figli ad essere diffidenti nel prossimo, ma come posso, a soli 6 anni, spiegargli tutto il brutto del mondo, se non attraverso una norma? Ne va della loro incolumità. Quindi per me, è una regola importantissima.

Forse, quando la tata di SOS TATA, parla di definire poche regole ma buone, non ha ben chiara la realtà in cui viviamo, o forse io sono troppo esigente e mi faccio troppi problemi.

Sta di fatto che, a casa nostra, le regole si sprecano . Non mi interessa se sono buone o meno per "Miss Great Britain", sono importanti per me e per l'idea che mi sono fatta di come vorrei che fossero i miei figli da grandi: educati, civili, rispettosi, consapevoli, in grado di essere all'altezza in ogni situazione.

Tale futuro lo immagino solo attraverso regole chiare, tante, e continuamente ripetute.

Siccome non so scindere la regola buona da quella meno buona, mi sono limitata a dividerle in categorie:


Regole di comportamento, civiltà e rispetto:

- si mangia con la bocca chiusa

- non si parla con il boccone in mocca

- si sta composti a tavola

- per favore, grazie e prego sono parole che vanno inserite in

  ogni frase

- non si rutta o fanno puzzette sonore e se proprio scappano 

  si chiede "scusa"

- quando si tossisce si mette la mano davanti alla bocca

- la bocca va pulita ripetutamente durante i pasti (con il 

  tovagliolo, no tovaglia o manica)

- non si comincia a mangiare fino a quando non si è tutti 

  seduti a tavola

- non si mangia in giro per casa

- si chiede il permesso prima di alzarsi da tavola

- si aiuta ad apparecchiare e sparecchiare

- non si mettono le dita nel naso

- non si mangiano le caccole del naso

- la cameretta va tenuta in ordine

- gli indumenti sporchi vanno riposti nel posto appropriato

  (lavatrice o cesto dei panni)

- non si cospargono i giochi per casa

- non si dicono parolacce

- salutare  è buona educazione

- non si butta sporcizia (carte, bottiglie ecc) per terra

- non si interrompono gli adulti che parlano tra loro e se 

  proprio dovete dire qualcosa, alzate la mano ed attendete

  che vi sia data la parola 

- in italiano, saper usare il "tu" e il "lei" è fondamentale

- non si risponde ai grandi (genitori, nonni, parenti in genere, 

  insegnanti, amici, conoscenti, estranei)

- non si urla, si parla a tono moderato

- non si strappano piante, fiori o foglie

- gli animali non vanno maltrattati

- non si deve usare la parola "vecchi" per definire le persone 

  anziane

- non si prendono in giro le persone con dei problemi

- non si prendono in giro le persone, e punto.

- non si chiede in continuazione "mi compri questo?, mi

  compri quello?"

- le "cose" costano, quindi vanno utilizzate con cura


Regole di igiene e salute:

- si tolgono le scarpe prima di entrare in casa

- ci si lava i denti alla fine di ogni pasto

- prima di andare a dormire si provvedere all'igene personale

- la doccia va fatta ogni 2 o tre giorni

- non si tocca da tutte le parti, quando si va in giro

- ci si lava le mani prima di sedersi a tavola

- non si mettono le mani in bocca

- prima di attraversare la strada, si guarda a sinistra e a  

  destra

- non fare giochi pericolosi

- non guardare la televisione per più di un ora al giorno

- non si corre per casa

- non ci si arrampica su sedie, tavoli o mobili

- vietato avvicinarsi a coltelli, gas, elettricità senza

  supervisione

- non accettare nulla dagli sconosciuti e non dare confidenza

- le "schifezze" (dolciumi, merendine o bibite) si consumano

  con moderazione


Potrei essermene dimenticata qualcuna, ma tanto ho già superato ampiamente la REGOLA "poche ma buone".

Ovviamente, queste sono quelle riferite a questi primi anni di vita; ma ne ho già pronte, almeno altre 4 dozzine, per la fase dell' adolescenza.


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