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lunedì 29 febbraio 2016

"Sei incinta?" "NO ho appena partorito!" OK, è ora di mettersi a DIETA!

Quando ho scoperto di essere incinta, non vedevo l'ora che si vedesse la pancia. 
Dopo che ho partorito, non vedevo l'ora che non si vedesse più la pancia.
Il primo desiderio mi è stato esaudito praticamente subito; aspettando due gemelli, la pancia non ha tardato a mostrarsi, all'ottava  settimana di gravidanza era già evidente e ne ero stra orgogliosa.
Ma come per ogni cosa, ci sono i pro ed i contro, ed infatti, l'altro lato della medaglia è che, il mio bel panciotto è rimasto anche dopo aver dato alla luce i miei due cuccioli.
Ho partorito a 36 settimane + 3, ovvero all'ottavo mese circa. In gravidanza ho preso 20 kg e con il parto ne ho persi all'incirca 8, di cui 5,5kg di bambini (2,720 uno, 2,780 l'altro), i restanti di liquidi vari.
Onestamente pensavo meglio.

Le amiche, che avevano vissuto la gravidanza prima di me, mi avevano raccontato che con il parto avevano perso tra gli 8 e i 10 kg, quindi, infondatamente ed ingenuamente, mi ero convinta che essendo, la mia, una gravidanza doppia, io mi sarei liberata, tranquillamente, di almento 15kg, nel momento stesso che avessi "sfornato" le mie creature.
Non è andata così! E sono uscita dall'ospedale con 12kg di ciccia ancora perfettamente attaccati al mio corpo.
Dopo circa un mese dal parto, gambe, braccia, viso si erano sgonfiati, la ciccia c'era, ma era, per lo più, localizzata sull'addome, facendomi apparire, come una donna al 3° mese di gravidanza. 
Evidentemente, il mio desiderio che si vedesse la pancia al più presto, era stato così sentito, che non riuscivo più a liberarmene.
Iniziò il dramma!
In più di un'occasione mi ritrovai a vivere situazioni che, sono certa, sarebbero una tragedia per ogni donna.
Una volta, avevo lasciato i bambini a Fulvio. Stavo facendo la coda alla cassa di un supermercato, persa nei miei pensiera e totalmente impreparata a quello che stava per accadere.
Ebbene, una signora, di buon cuore, attenta alle necesità altrui e ostentatrice di civiltà, con voce garbata e sguardo premuroso, mi invitò a passarle avanti enunciando: "prego Signora, passi pure prima di me!"
Pensai, che fosse perchè io avevo nel carrello 4 o 5 articoli, mentre lei aveva il carrello stracolmo. Mi stupii di tanta gentilezza e ne rimasi sorpresa; da quanto mi ricordavo, quando ero incinta, poche volte mi fu offerto di saltare la fila. Ma poi continuò: "A che mese è?"
Risposi: "Scusi, a che mese sono di cosa?"
E lei: "di gravidanza!"
Spiegarvi lo stato d'animo che mi pervase in quel momento è impossibile.
La Signora, tanto educata e gentile mi aveva ucciso! Distrutto la mia autostima. Polverizzato la mia
dignità. Offeso la mia persona. Palesato la mia grassezza. Insomma, in un secondo, mi aveva disintegrato.
E cosa rispondere? Anche perchè, nel frattempo, le signore vicine, incuriosite, si erano voltate tutte verso di me, in attesa di risposta.
Avrei voluto sparire, volatilizzarmi, piuttosto che umiliarmi di fronte a tutti quegli sguardi interrogatori.
"No, signora, non sono incinta, è che ho partorito da poco due gemelli e la pancia fa fatica ad andarsene!"
L'espressione delusa e un po' imbarazzata di quella fastidiosissima impicciona, l'avrò per sempre stampata della mente. Come non dimenticherò mai, il silenzio che ne derivò subito dopo la mia risposta.
In un'altra occasione, simile e non meno drammatica, dovetti nuovamente fare i conti con gli evidenti chili di troppo che sembrava che tutti vedessero, tranne me.
Sempre al supermercato e sempre in coda, ma questa volta con il passeggino doppio al seguito.
Dopo, l'esperienza in solitaria, mi ero ripromessa, di girare il meno possibile in assenza dei miei bambini, perchè ragionando sull'accaduto ero arrivata alla conclusione che loro sarebbero stati l'alibi, alla mia un po' eccessiva, fisicità. Senza di loro, sarei potuta, nuovamente, incorrere, in domande inopportune, ma pensai, che con loro, sarebbe stato più plausibile e "normale" essere panciottosa e che quindi, nessuno sarebbe potuto incappare in false valutazioni.
Ed invece mi sbagliavo.
In coda alla cassa, con il passeggino, mi fece toc toc sulla spalla una Madama sui 60 anni e tutta convinta mi disse: "Signora, complimenti! Con due bimbi così piccoli, aspetta già il terzo!"
Non so, se avete mai visto la serie televisiva Ally McBeal; venivano mostrati sullo schermo i suoi pensieri. Quando era molto arrabbiata, e desiderava picchiare il suo interlocutore veniva rappresentata la scena, come se accadesse veramente. 
UGUALE!
Per un attimo, i miei pensieri sono diventati reali. Io che davo un bel pugno su quel visetto sorridente e invadente, io che gli vomitavo addosso tutta la mia frustrazione: "brutta deficiente impicciona che non sei altro! Ma come ti permetti, cretina! Ma prima di aprire bocca, pensa e chiediti se stai per dire una scemenza, stupida capra demente che non sei altro!"
In realtà risposi: "No, signora, non sono incinta, è che ho partorito da poco e la pancia fa fatica ad andarsene!"
Ormai, quella frase era diventato un ritornello consolidato.
Ce l'avevo a morte con quella donnina esile ma sapevo benissimo che la gentile signora non aveva nessuna colpa. Bhè, si, in realtà, avrebbe potuto chiedersi prima se era opportuno o meno pronunciare quella affermazione, ma evidentemente, ero così somigliante ad una donna incinta, che non le era per nulla venuto il dubbio che potessi solamente essere grassa.
Uscire di casa era diventata un'angoscia. Basta, non potevo più sopportare quelle umiliazioni. Era arrivata l'ora di riprendermi la mia dignità. Dovevo dimagrire, a tutti i costi. 
Come succede in questi casi, ovvero, quando decidi di metterti a dieta, è che vuoi che i chili di troppo spariscano nel momento stesso che lo hai pensato. Quindi, una dieta sana ed equilibrata, ma con risultati lenti ad arrivare, non rientrava nelle mie opzioni.
Fortunatamente, mentre vagliavo vare soluzioni tra pastiglie di ogni genere, incontrai un amico che mi indirizzò su degli integratori che lui per primo utilizzava.
Ci mise un po' a dirmi la marca dei prodotti, forse perchè riteneva che potessi essere prevenuta a riguardo, ma non sapeva che ero in modalità, "va bene tutto basta che funzioni!" Penso, che se mi avesse anche offerto un acido sciogli grassi, in quel momento, avrei accettato e mi ci sarei pucciata dentro.
Ed invece, si trattava solo degli integratori Herbalife.
Ne avevo sentito parlare, e non bene, quindi rimasi un po' perplessa, ma devo ammettere che fu determinante la convinzione ed il trasporto con cui mi raccontò il programma ed il fatto che lui fosse un ex atleta della nazionale di canoa, molto amico di mio marito e sempre stato molto attento all'alimentazione e ad un tenore di vita sano ed equilibrato. Insomma, avevo assoluta fiducia nella persona che avevo davanti.
Mi disse, che avrei dovuto bere dei frullati, che sarei stata seguita, gratuitamente, nel mio percorso da un personal wellness coach e che avrei dovuto fare un po' di attività fisica. 
Non mi disse quanti kg avrei perso ed in quanto tempo, ma mi assicurò che avrei raggiunto il mio obbiettivo. Mi sembrò un discorso accettabile, realistico e professionale, quindi decisi di provarci.
Non dico che fu facile, soprattutto le prime due settimane, ma onestamente non ricordo di aver patito la fame in maniera insopportabile.
Il tempo per fare attività fisica era pressochè nullo, ma mi obbligai a fare almeno 2 ore al giorno di passeggiata "veloce" spingendo il passeggino.
Il resto fu tutta una questione di volontà.
Ogni, 7- 10 giorni mi recavo gratuitamente da una Signora che mi faceva una valutazione, ovvero, mi pesava su di una bilancia particolare che oltre al peso, indicava, massa grassa, massa magra, massa muscolare, metabolismo basale ecc. Inoltre, discutevamo su come stesse procedendo la mia mission e ci confrontavamo su quelle che potevano essere le maggiori difficoltà che stavo incontrando. Ricordo che mi ripeteva spesso la frase: "pensa di essere alla base di una scalinata di 500 gradini e di voler raggiungere la cima; non guardare tutta la scala, ma pensa a salire un gradino per volta!"
Il fatto di dovermi, cadenzalmente, confrontare con la bilancia e con lei, mi stimolava a continuare. 
Persi i primi 2 kg nell'arco di 15 giorni, poi un kg dopo l'altro, mese dopo mese, con determinazione e costanza arrivai al mio peso forma.
Fu più lunga di quanto desiderassi, perchè riuscii a perdere 12 kg in circa 6 mesi, ma ad oggi, sono felice di averci messo il tempo necessario e di non aver affrettato le cose, perchè non li ho mai più ripresi. 
In realtà, per me, Herbalife è stato solo un punto di partenza. Vedermi più magra mi ha stimolato a tornare ad allenarmi per essere anche tonica. Si, sa, con gli anni che passano, non si può lasciare le cose al caso. 
Oggi mi curo, molto ma molto di più di 20 anni fa. Metto creme, faccio attività fisica costante e sicuramente il lavoro che faccio, mi aiuta a mantenere la forma fisica, ma in realtà credo di amare più me stessa. Ho voglia di essere attraente ed è questo lo stimolo principale che mi fa scegliere di mangiare kreckers di riso piuttosto che la pagnottella o che mi fa rinunciare ad un piatto di pasta per sostituirlo con una fettina di pollo alla piastra. Mi piaccio e nessun sacrificio è un sacrificio se ne vale la pena.
La parte migliore di tutta questa storia è che la perdita di peso mi ha ridato fiducia e stima di me stessa. Grassa non ero io. Arrabbiata verso me stessa e insicura ed aggressiva nei confronti degli altri.
La frase che dissi il giorno che salendo sulla bilancia vidi indicati 53kg ?
"ILARIA E' TORNATA!"  

Sono un po' incinta!

5,5kg in braccio, 2,5kg buttati, 12 kg ancora attaccati al corpo

3 anni dopo...

2 anni fa!

OGGI SONO ANCORA COSI'!



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