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martedì 26 gennaio 2016

50 Sfumature? Non so di cosa parli...

Oscar Wilde (e mio padre) diceva: "non importa che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli!"; Fifty Shades of Grey (50 Sfumature di Grigio) è l'esempio di quanto vero sia questo aforisma.
La Trilogia letteraria ed il Film più criticati della storia, ma sia nel bene che nel male, nessuno riesce a resistere alla voglia inrefrenabile di dire la propria. 
E allora....Mi aggiungo anch'io alla lista!
Come per ogni cosa, anche in questo caso ci sono differenti
pareri;  da una parte c'è chi denuncia: "l'incubo di qualsiasi donna dotata di dignità, amor proprio e orgoglio femminile; dove la donna è rappresentata mediocre, con una cultura superficiale, incapace, vuota. Il vilipendio della donna, ecco cos'è!"
Dall'altra parte c'è chi, evitando un'analisi psicologica e sociale, non cercando il messaggio abominevole e intrinseco che dovrebbe palesemente vedersi, secondo chi dice no a "50 Sfumature", si limita a commentare, molto superficialmente: " libri bellissimi, film idem, la trama è altamente erotica e se non vi piace Christian Grey, bhè allora non capite nulla!"
Che dire, ognuno di noi, reagisce diversamente, ciò che per uno è un libro che si lascia leggere e sa offrire delle forti emozioni decisamente adatte agli amanti della letteratura erotica, per un altro è orripilante ed addirittura un incitamento alla violenza sulle donne.
Questa mattina, navigando su facebook, mi sono imbattuta su posts che trattavano proprio 50 Sfumature, o meglio, il concetto di erotismo e di rapporto sessuale di coppia che viene rappresentato. Come sorprendersi, visto che ieri sera è stato trasmesso in tv in prima serata? Era ovvio che oggi si scatenasse l'inferno.
Le reazioni degli uomini a questo film erano prevedibili. Cosa dovrebbe dire un uomo, di fronte alla rappresentazione del Testosterone Alfa, bello, ricco, intelligente, preparato su tutto, sempre pronto, con l'ormone a mille, capace di sedurre con uno sguardo o un sussurro; il confronto non può che mettere in crisi il maschio medio, che ovviamente, per quanto impegno ci possa mettere, fatica nell'essere anche solo minimamente competitivo. Da qui, è inevitabile che per senso di inferiorità, di inadeguatezza, di risentimento, di invidia, scateni la propria impotenza con commenti negativi e aggressivi.
Del resto è la stessa cosa che succede a noi donne, quando veniamo invitate a commentare una bellissima ragazza su di una rivista patinata. Non possiamo accettare il confronto e quindi, d'istinto partiamo con le più subdole considerazioni: "sarà rifatta!", "figurati se è vera, l'avranno ritoccata con photoshop!", "vorrei vederla al mattino quando si sveglia!" Ma diciamocelo, che tra noi, lontano dagli occhi giudici dei nostri compagni, sappiamo che per quanto ritoccata e photoshoppata, alla base c'è della figaggine, perche con tutti gli interventi chirurgici, lifting, liposuzioni che potremmo mai fare, noi, così, non lo diventeremo mai. 
Ma lasciando da parte i giudizi invidiosi degli uomini, mi chiedo: "ma le donne?" Per me, non è importante se, nello specifico, 50 Sfumature sia o meno piaciuto, mi soffermo più sulla reazione della maggiorparte delle donne, sopratutto mamme, a questo genere letterario e cinematografico.
Ora, posso capire che nel gruppo, ci sia sicuramente la puritana, femminista, retrograda, moralista, ma le reazioni di un gran numero di donne, mi ha lasciata totalmente sbigottita.
Vi dirò subito, cosa penso e poi vedrò di spiegarlo. 
Penso che in fondo ad ogni commento come: "nulla di che", non sono riuscita a leggere otre la 80a pagina", "una noia mortale", "mi sono addormentata alla prima publlicità", "una relazione totalmente paradossale, nella realtà non potrebbe esistere", "non capisco chi legge i libri erotici... tutta finzione" corrisponda solo ad una mera incapacità di dire ciò che si pensa veramente. 
Ipocrisia...leggo solo ipocrisia.
Ribadisco e sottolineo, che non mi sto focalizzando su 50 Sfumatura, ma su cosa credo che questo genere di libro o film dovrebbe naturalmente solleticare in ogni donna del pianeta.
La stessa, che afferma di essersi addormentata durante la prima pubblicità, sono pronta a scommetere che se lo sia guardato tutto molto attentamente, che abbia avuto qualche fremito durante le scene più hot e che si sia ritrovata a fare pensieri impuri durante i titoli di coda. Lei, la "mamma", che ritornando alla realtà, tra le mura di casa, con i figli dormienti nell'altra stanza, probabilmente è stata colta dai sensi di colpa.
Colei che scrive di non aver finito di leggere il libro inquanto barboso, molto brobabilmente ha divorato quello ed i due successivi; si, forse è convinta che si tratti solo di fantasia, ma solo perchè, nella sua realtà fatta di pannolini e pappette, non riesce a ritagliarsi dei momenti di vera passione con il proprio compagno di vita, ma dire, che la lettura non l'ha eccitata, anche solo per un attimo, non è credibile.
Sorvolando su quelli che possono essere i gusti sessuali, ritenendo possibile che non tutte abbiano come sogno erotico quello di essere legate e sculacciate, non posso, però, credere che leggendo alcuni dettagli di un rapporto intenso passionale travolgente, un po' trasgressivo, in più con uno stragnocco top della gamma, non siano sussultate sulla sedia.
Credo, invece, che la questione sia un'altra.
Dopo anni e secoli di battaglie femministe per affermare la sessualità della donna, in tutto e per tutto uguale a quella degli uomini, per convincere  che a portare i pantaloni a casa siano le donne, per dichiarare con forza che le donne hanno le stesse potenzialità e capacità degli uomini, non siamo ancora sufficientemente moderne per accettare che si, anche a noi, certe immagini, certi racconti, certe situazioni stuzzicano la fantasia. 
Amettiamolo, parlare di sesso per noi donne è ancora un tabù, ma se 50 Sfumature è stato uno dei libri più venduti al mondo, qualcuno l'avrà pur comprato o no? Immagino, quanti di questi libri sia ancora intonso sul comodino con il segnalibro alla pagina 70. Improbabile...
Se siamo compagne, mogli e soprattutto madri, ci piace apparire caste, integerrime, virtuose, pure. Pure da pensieri maliziosi, disinteressate nei confronti del sesso e della trasgressione.
Ma forse, dovremmo ricordarci che prima di essere compagne, mogli e madri, siamo donne. Ed una donna dovrebbe sentirsi in diritto di vivere la propria sessualità spontaneamente, di esprimere ciò che le piace senza il timore di essere giudicata, di sentirsi libera di sperimentare tutto ciò che la fa sentire appagata, ma prima cosa, dovrebbe provare a dire il proprio punto di vista su un libro o un film, senza inibizioni. 
Se, poi, le nostre stravaganze sessuali le comunicheremo e condivideremo con il nostro lui, noi potremmo veramente considerarci emancipate ma soprattutto saremo felici e lui sarà fortunato! 


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