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lunedì 18 gennaio 2016

Lista nascita? NOOOO

Di recente mi è stata recapitata una lista nascita.
Premetto che, siccome da 6 anni sono fuori dal giro, fino a  4 giorni fa, non ne conoscevo l'esistenza.
Per chi, come me, non sa di cosa stia parlando, lo spiego brevemente.
Facendo qualche ricerca su internet, ho scoperto, che si tratta di una moda che arriva "nientepopodimenoche" dai nostri cari amici americani. E chi se non loro se la poteva inventare?
In realtà, la nostra versione è meno carina, perchè si sa, che quando si cerca di copiare qualcosa, si finisce per farne una brutta copia...
In America l'usanza prevede, che poco prima che nasca un bambino, i genitori compilino una lista di cose di cui avranno
bisogno e la facciano recapitare a parenti ed amici.
Poi, qualcuno tra parenti o amici, (di solito la sorella della neo mamma, o la migliore amica, o la cognata) organizza una party "di benvenuto per il nuovo nascituro" (Baby Shower) a cui  è invitato tutto il parentado e amicado, dove, appunto, la mamma sarà ricoperta da una "doccia" di regali.
In Italia, è arrivata la versione stringata della moda oltreoceano.
Nessun party bagnato, nessun invito, solo la lista.
I genitori italiani creano una lista a doc, spesso, di prodotti ultra fashion, cari come il fuoco, metà dei
quali completamente inutili e col piffero che alcuno ti inviti ad un pranzo o un aperitivo.... Noi siamo più concreti dei nostri compagni yankee, andiamo direttamente al dunque: "compra questo, portamelo, grazie mille, bye bye!"
Ma, sorvolando sul metodo, vorrei approfondire, il perchè del mio disappunto verso la lista nascita.
Tanto per cominciare, mi ricorda la lista nozze. Chi di noi, non si è mai sentito a disagio di fronte ad una lista nozze?" Quando ti ritrovi a dover scegliere tra 12 bicchieri per l'acqua da 120€ o un set di posate da €150? Che mentre ti chiedi, di chissà quale materiale siano, per giustificare una tale cifra, fai ambarabbacicicocò, per decidere tra una delle due corbellerie?
Ebbene, non ci bastava..ora dobbiamo anche fare i conti con un decalogo di oggetti per l'infanzia.
Se hai già avuto figli, sei avvantaggiato, perchè, cosa più cosa meno, hai un'idea del settore, anche se, è sempre in evoluzione, quindi potresti trovarti, comunque, a leggere " set da bagno Bamboom, in bamboo organico 100% ecologico" e ad inorridire immaginando quel povero bambino avvolto da un asciugamano in simil legno; ma, cerco di immaginare, l'espessione di colui che non avendo ancora pargoli, debba decidere tra un tira-latte o uno sterilizzatore, peggio che mai, se si tratta di un uomo, lo zio per esempio.
Se sei già genitore, e quindi hai già vissuto l'esperienza con tutti gli annessi e connessi, è inevitabile che, la prima cosa che ti colpisce, è che molte delle cose che leggi nella lista, sono del tutto inutili, ma non puoi dirlo, perchè potresti offendere qualcuno e allora ti butti su quello che ti sembra indispensabile, ma a quel punto, arriva la questione prezzo. Perchè quando fai l'acquisto, che esso sia in un negozio o online, sei costretto a indicare il tuo nome, così che, i ricevitori del regalo sappiano chi ringraziare. Ma in realtà, è solo uno stratagemma, perchè sulla base di ciò che sceglierai, e del suo prezzo, sarai segnato a vita sulla lista nera, "quelli tirchi", o sulla lista bianca, "quelli che sono proprio di buon cuore". Quale cifra sarà opportuno spendere per non fare una figuraccia e non entrare nella storia come quello dalle braccine corte?
Insomma, un'angoscia, ne più ne meno che la lista nozze....
Siamo nell'era del sei ciò che hai, sei ciò che spendi, sei ciò che regali.
La commercializzazione ha distrutto ogni aspetto della vita. Sei un marito innamorato se regali un diamante, sei un bravo genitore se regali uno smartphone, sei un bravo parente o amico se regali al nuovo nascituro, una tutina intelligente con un sensore che monitora respirazione, temperatura, posizione del corpo, in grado di inviare i dati sullo smartphone del genitore (120€), oppure, un calzino che misura il livello di ossigeno del sangue del pargolo, misura anche la qualità del sonno e manda i dati sullo smartphone (140€) o perchè no, un braccialetto che misura l'illuminazione e la temperatura ambientale per capire come migliorare il sonno del pupetto (160€) o i pannolini  hi-tech con un chip che identifica le infezioni urinarie cambiando colore ed è in grado di dire anche se il futuro erede è disidratato (40€ l'uno); e se sei veramente figo e vuoi entrare a far parte della lista "gli affetti più cari" glieli regali tutti quanti!
Ma perfavore....
La nascita di un bambino, è un momento di gioia. 
Se stai per diventare nonna o zia, se la tua migliore amica ti sta per investire della carica di "damigella d'onore" della sulla prima figlia, sei tu che smagni dalla voglia di comprare un regalo: qualcosa che ti distingua, però; qualcosa che magari ti rappresenta, qualcosa che hai sempre immaginato di regalare proprio a quel piccolo fagottino profumato, qualcosa che, per l'infante, sia un ricordo di te, proprio di te. Ed invece, no, sei incatenato ad un  sito o ad un negozio prestabilito, freddo, asettico.Non sia mai, che sbagli il regalo!? 
Di conseguenza, addio, giri frenetici per negozi, alla ricerca di quello che ti sembra più adatto a differenziarti, addio alla t-shirt o body taglia baby xxxs con scritto "Carina io? Dovresti vedere mia zia?" o "Se mamma dice no, io chiedo a nonna!", regalo stupido, sicuramente inutile, ma comprato con affetto, entusiasmo, emozione.
Insomma, credo che, almeno per la nascita di un bambino dovremmo chiederci cosa sia veramente importante lasciando che le cose vadano come devono andare, lasciando la libertà di fare un regalo sentito, concentrandosi sulla vera essenza di ciò che si riceverà senza organizzare ogni aspetto nel dettaglio. E se arrivano due fasciatoi? Di quello in più sapremo sicuramente fare buon uso....

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